L’ 11 settembre di 20 anni fa quattro aerei passeggeri vennero dirottati da 19 militanti terroristi di al-Qaeda. I due voli che causarono il crollo delle Torri Gemelle sono indubbiamente quelli più impressi nella memoria collettiva. Il terzo riuscì a raggiungere la facciata esterna del Pentagono, sede del Dipartimento della Difesa americano. E il quarto? Riuscite a immaginarvi un aereo che si abbatte sulla Casa Bianca o sul Congresso? Questi erano gli obiettivi se un gruppo di passeggeri a bordo del volo United Airlines 93 non fosse riuscito a neutralizzare gli attentatori, non potendo comunque evitare lo schianto.
È interessante approfondire come i dirottamenti siano stati possibili, analizzando i sistemi di sicurezza di allora e confrontandoli con quelli di oggi. Le telefonate di alcuni passeggeri del volo United Airlines 93 (possibili grazie alla bassa quota che l’aereo stava raggiungendo) ci hanno permesso di comprendere cosa accadde. Se il divieto di portare armi da fuoco ed esplosivi vigeva allora come oggi, lame di piccole o medie dimensioni non destavano alcuna preoccupazione al momento dell’imbarco. Grazie ad esse i dirottatori furono in grado di mettere fuori gioco piloti e personale di bordo, prendendo il controllo dei velivoli. L’introduzione di porte blindate, inoltre, si ebbe immediatamente dopo l’11 settembre come ovvia conseguenza alla facilità con cui gli i terroristi entrarono nelle cabine di pilotaggio.
Il divieto di introduzione di liquidi non è invece una conseguenza degli attentati a torri gemelle e Pentagono ma fu bensì una misura in risposta a una serie di attacchi (sventati) alle linee transatlantiche che collegavano il Regno Unito con USA e Canada da attuare proprio tramite l’utilizzo di esplosivi liquidi.
Molte sono state le conseguenze degli eventi di venti anni fa. Tra queste, ne vogliamo ricordare una, forse la più curiosa e meno conosciuta: nel gennaio 2002 Ryanair sfruttò il crollo nel mercato del trasporto aereo per acquistare 151 Boeing 737 a prezzi stracciati. Grazie a quell’acquisto, Ryanair pose le basi per diventare la compagnia low-cost più diffusa in Europa.
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