Autore: #GeraldFortGarcia
Il 17 ottobre ricorre la Giornata mondiale della lotta contro la povertà. Secondo l’ISTAT nel 2019 c’è stato un calo della povertà assoluta in Italia. Erano 4,6 milioni di cittadini italiani che versavano in quelle condizioni, un numero purtroppo in aumento durante l’attuale crisi.
Uno strumento di aiuto ai poveri è il Reddito di Cittadinanza (RdC). Ricorderete la famosa frase: "Abbiamo abolito la povertà!" detta da Di Maio mentre si affacciava trionfante dal balcone di Palazzo Chigi, assieme agli altri ministri del M5S, per festeggiare il via libera alle linee guida per la manovra. Ma è davvero così?
La diminuzione della povertà assoluta potrebbe comprovare le dichiarazioni dell’attuale ministro degli Esteri. Il sussidio statale voluto fortemente dal M5S è stato introdotto dal primo Governo Conte proprio il 28 gennaio dello scorso anno e quindi è facile fare il collegamento tra il RdC e la diminuzione della povertà assoluta. Ma non è totalmente giusto, sicuramente questo nuovo aiuto ha aiutato alcune famiglie ad uscire dallo stato di povertà assoluta, infatti sono state 1,1 milioni di famiglie a goderne.
Tuttavia non tutte le persone sotto la soglia di povertà assoluta sono beneficiarie del RdC. Un esempio sono i cittadini stranieri che per richiedere il sussidio devono aver cumulato 10 anni di residenza in Italia di cui gli ultimi due continuativi. Quindi gli stranieri che non rispettano questi requisiti sono esclusi dal sussidio e questo è un grosso problema perché il 26% delle famiglie con componenti non italiani, fa parte dei meno abbienti.
Inoltre il calcolo delle soglie per ottenere il RdC è diverso da quello fatto dall’ISTAT per rappresentare la categoria dei poveri assoluti.
Quindi non è vero che con il Reddito di Cittadinanza è possibile eliminare totalmente la povertà in Italia, visto che alcuni poveri sono esclusi come beneficiari. Secondo voi il RdC è uno strumento utile alla lotta contro la povertà? Fareste qualche modifica?
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