Un disegno di legge, recentemente approvato dal Senato sull’agricoltura biologica include un comma che equipara il metodo di agricoltura biodinamica a quello dell’agricoltura biologica.
È giusto o sbagliato fare questo paragone?
I principi che regolano l’agricoltura biologica e quella biodinamica hanno basi differenti, la prima è disciplinata da regole approvate e aggiornate dall’Unione europea, mentre la seconda non è soggetta alle stesse norme.
È vero che in molti casi l’agricoltura biodinamica è anche biologica, numerosi prodotti biodinamici sono anche biologici, e contiene pratiche colturali senz’altro efficaci quali il “sovescio”, ovvero la sepoltura di particolari piante a scopo fertilizzante e la “rotazione delle colture”. Però queste tecniche convivono con altre pratiche decisamente bizzarre e più vicine alla magia che non all’agricoltura, come l’utilizzo di parti di animali (teschi, pelli di topo, corna di vacca o vesciche urinarie di cervo) nelle quali infilare cortecce, fiori o letame, da sotterrare e dissotterrare, per evocare forze cosmiche come motrici di qualunque azione terrena.
Dal punto di vista scientifico, l’agricoltura biodinamica appare del tutto priva di fondamento e i suoi principi sono nati semplicemente dalla fantasia di un autore visionario (Rudolf Steiner, filosofo, artista, riformatore sociale e esoterista austriaco) che aveva una personalissima concezione di come funziona il mondo. Infatti, non si ritrova mai il minimo cenno a prove o esperimenti che confermerebbero la validità di ciò che egli sostiene. Purtroppo, moltissimi sono i suoi seguaci che ancora oggi utilizzano i suoi precetti per lavorare la terra, a quanto pare, anche 195 Senatori della Repubblica italiana, che hanno approvato il disegno di legge credono alle sue teorie.
E tu, sei d’accordo con i Senatori che hanno votato sì, o con la Senatrice a vita e ricercatrice Prof. Elena Cattaneo, l’unica che ha votato no?