Autore: #LucaGarofalo
Il BTP Futura è un nuovo titolo di stato, ideato per finanziare la spesa per il rilancio economico del paese, nonché, per rafforzare il sistema sanitario nazionale e sostenere le famiglie italiane. Il funzionamento di questo strumento è molto simile a quello dei classici buoni del tesoro, ciò significa che acquistandolo si diventa creditori dello stato. Di conseguenza si ha il diritto di ricevere un pagamento periodico (cedola) e, alla scadenza, il rimborso del capitale prestato.
Il titolo in questione ha durata decennale e paga una cedola semestrale con struttura “step-up”. Questa prevede che il tasso cedolare cresca, infatti rende:
- 1,15% nei primi quattro anni
- 1,30% dal quinto al settimo
- 1,45% dall'ottavo al decimo
Questi tassi rappresentano il pagamento minimo, infatti è prevista la possibilità che vengano rivisti al rialzo. Oltre alle cedole, è offerto al sottoscrittore un bonus fedeltà, che oscilla tra l’1% e il 3% e che dipende dal tasso di crescita medio del PIL. A differenza dei BTP classici, i Futura possono essere acquistati solo da investitori retail, ciò significa che banche e investitori istituzionali non possono detenerli. Inoltre non è previsto un tetto massimo, ciò significa che tutti gli ordini verranno soddisfatti.
A questo punto, è possibile interrogarsi sulla convenienza di questi strumenti. Come riportato da Milano Finanza, in data 05/07, il rendimento effettivo lordo a scadenza dei Futura è pari all’1,38%. Il rendimento di un BTP, con uguale scadenza, è dell’1,31%. Questi valori evidenziano un differenziale positivo, pari allo 0,07%.
Ad oggi i BTP Futura sembrano più convenienti di quelli tradizionali, ma è doveroso sottolineare che dopo l’emissione i prezzi potrebbero variare, in base a logiche di domanda e offerta. E voi, cosa ne pensate? È conveniente investire in questi strumenti? Riusciranno a svolgere il compito per cui sono stati creati?
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