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Andrea Ghiro

Ce lo chiede l'Europa!


spiaggia, lido, ombrelloni
Direttiva Bolkestein e concessioni balneari

“Ce lo chiede l’Europa!” è un proclama ricorrente e abusato negli ultimi anni al fine di giustificare normative spesso poco apprezzate dall’opinione pubblica, anche quando, magari, non è proprio l'Europa a chiedercelo.


Tuttavia, stavolta è proprio l’Europa a chiederci di mettere a gara le concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative e ce lo domanda sin dal 2006 con la direttiva Bolkestein (2006/123/CE). Puntualmente, invece, l’Italia ha sempre prorogato le concessioni in atto e posposto il loro termine di scadenza, continuando ad incassare canoni irrisori a fronte dei profitti degli stabilimenti balneari (basti pensare che il celeberrimo Twiga, per 5000 m2 di lido, paga allo Stato € 17.000, a fronte di incassi intorno ai 4 milioni).


L’ultimo intervento è quello dell’attuale Governo, il quale, nella legge sulla concorrenza, elude l’argomento con somma maestria: si procederà alla “mappatura” di spiagge e concessioni attualmente esistenti, nell’attesa della pronuncia del Consiglio di Stato circa la legittimità della proroga delle concessioni in atto.


La pronuncia dell’Adunanza Plenaria è arrivata (sentt. 17-18/2021): la proroga ex lege, automatica e in via generalizzata, senza l’intermediazione di alcun potere amministrativo, delle concessioni balneari è illegittima. Infatti, si ha un atto amministrativo prorogato tramite una legge che contrasta con il diritto UE e che deve, pertanto, essere disapplicata: i suoi effetti non si sarebbero mai dovuti produrre. Pertanto, decorso un periodo tecnico concesso alle amministrazioni per indire le gare, il 31 dicembre 2023 le concessioni attuali cesseranno di produrre effetti.


Ciò consente, in ossequio al diritto UE, la tutela della concorrenza. Si presume, inoltre, che le gare saranno vinte da coloro i quali proporranno la migliore offerta di servizi al minor prezzo. Ciò dovrebbe tradursi in un beneficio per lo Stato (che otterrà canoni più alti) e per gli utenti, i quali otterranno un servizio migliore a prezzi più contenuti.


Questo, almeno, in teoria. Poi, si sa, tra il dire e il fare, c’è di mezzo… il mare!


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