Sentiamo spesso parlare di Paesi che vogliono aderire all’Unione Europea. Ma è così facile? Qual è la procedura per diventare Stato membro dell’Unione?
Belgio, Italia, Germania Ovest, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi sono stati i primi ad entrare a far parte dell’Unione Europea, a partire dal 1° gennaio 1958. Con la Brexit, nel 2020, gli Stati membri dell’Unione Europea sono scesi a 27. Il percorso degli Stati per entrare a far parte dell’UE è abbastanza complesso e, in alcuni casi, può durare parecchi anni.
Ad oggi, ci sono ben 5 Paesi che hanno ottenuto ufficialmente lo status di “candidati”: Turchia (dal 1999), Macedonia del Nord (dal 2005), Montenegro (dal 2010), Serbia (dal 2012) ed Albania (dal 2014). Molti di questi hanno avanzato la domanda di adesione molti anni fa: addirittura, la Turchia ha presentato tale domanda nel 1987 e, ancora oggi, i negoziati di adesione sono in corso.
Invece, Bosnia-Erzegovina e Kosovo sono candidati potenziali, ai quali, da parte dell’UE, “è stata promessa la possibilità di aderire quando saranno pronti”.
Il percorso di adesione parte con la presentazione della domanda da parte del Paese. In seguito, la Commissione Europea valuta che lo Stati rispetti i “criteri di Copenaghen”: deve, cioè, avere istituzioni stabili che garantiscano il rispetto dei principi fondamentali dell’Unione, un’economia di mercato funzionante e la capacità di attuare gli obblighi comunitari.
Dopo questa fase si procede con i negoziati formali di adesione, durante i quali possono essere monitorati i progressi dello Stato rispetto alla attuazione dei principi dell’Unione.
Alla fine, quando si raggiunge un punto considerato soddisfacente per entrambe le parti, lo Stato aderisce definitivamente all’Unione Europea.
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