
Nelle ultime settimane, le pagine di cronaca finanziaria sono state invase dal fenomeno Gamestop, citando come gli investitori privati stessero provocando ingenti perdite per i professionisti di Wall Street, in particolare per gli Hedge Funds (HF).
Gli HF sono definiti come fondi speculativi, ossia fondi di investimento, che però differiscono dai comuni veicoli di investimento (mutual funds) per via della regolamentazione meno stringente . Essi raccolgono il capitale dai propri investitori, al fine di investirlo su asset di varia natura. Le peculiarità degli HF derivano, in primis, dalle caratteristiche di costoro; infatti, il capitale minimo per investire in tali veicoli è usualmente molto elevato (nell’ordine di milioni di dollari).
Nel 2019, gli HF gestivano asset per un valore di $3.140 miliardi, qualificandosi quindi come un asset class alternativa alle classiche (stocks e bonds), ben gradita dagli investitori.
Gli HF non hanno obbligo di reportistica al pubblico, potendo condividere i propri risultati anche soltanto con i propri investitori. Inoltre, essi presentano alti gradi di leverage (alto debito). Infine, si caratterizzano per alti costi di commissione, sia di gestione sia di performance, in media circa 1% e 10%, rispettivamente. Tuttavia, è bene sottolineare come essi siano costantemente diminuiti dopo il 2008.
A vostro avviso, è giusto che siano regolamentati diversamente rispetto ai comuni fondi di investimento?
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