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Il giorno tanto atteso


Il ricordo del sommo poeta
Il ricordo del sommo poeta

Appena due giorni fa ricorreva l'attesissimo settecentenario della morte del Sommo Poeta, quel Dante di cui tutti abbiamo sentito parlare, ma che davvero in pochi conosciamo. Su di lui è stato scritto tutto il possibile, in tutti i contesti del sapere, dalla religione alla psicologia, dalla storia alla letteratura.


Ma oggi, ci limiteremo (purtroppo) a riportare alla luce un pensiero di un personaggio illustre che, su tutti, attraverso gli studi compiuti, ha analizzato a fondo il Poeta. Le parole che seguono parlano del Paradiso, al fine di raccontarci in poche righe quella che è l'essenza del perché Dante si è spinto tanto oltre.


D'altro canto, se non avesse scritto la Commedia, sarebbe stato comunque uno tra i più grandi poeti italiani e del mondo, ma cercava qualcos'altro, una specie di missione profetica, per spiegarci cos'è la felicità secondo il suo punto di vista:

"Il 25 marzo è la data in cui inizia il suo viaggio nei tre regni dell'oltretomba, l'avventura più bella della poesia di tutti i tempi. Dante ha scritto il Paradiso per rimuovere le persone dallo stato di tristezza, di miseria, di povertà nel quale si trovano e condurli a uno stato di felicità. Voleva la felicità.

Cos'è la felicità per Dante? Il fine del Paradiso è il desiderio infinito che ognuno di noi ha di immedesimarsi, di ricongiungersi con la realtà divina. Ognuno di noi sente che dentro c'è una scintilla immortale, e Dante lo sa. Dopo aver letto il Paradiso, se lo si legge lasciandosi andare, non si guardano più le altre persone con distrazione o indifferenza, ma come scrigni di un mistero, depositarie di un destino immenso".


Colui che parla è Roberto Benigni, in un discorso tenuto presso il presidente della Repubblica in occasione del Dantedì, 25 Marzo, giorno in cui si crede sia iniziato il viaggio.


In occasione della ricorrenza appena passata, non dimentichiamoci di chi ha letteralmente inventato 2174 parole che usiamo giornalmente. Credi che lo studio dell' Opera debba essere intensificato negli studi superiori oppure viene fatto già abbastanza?

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