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Il GIUSTO PROCESSO : Cosa dice la CEDU come risponde l’Italia

Autore: Elisa Lari



Parlare di giustizia significa garantire tutele, uguaglianza ma significa anche riparare a danni commessi o subiti, significa riabilitare il nome e l’immagine, restituire la dignità e accantonare il sentimento animale di vendetta . In Italia però parlare di questo tema significa far riferimento a tempi estremamente lunghi al punto da arrivare a non crederci più nella giustizia, arrivare ad avere la sensazione in cui lo Stato sembra essersi dimenticato dei suoi cittadini.


Sicuramente la durata dei processi dipende dalla materia trattata, in generale si può affermare che i processi penali sono più veloci rispetto a quelli civili. Altro fattore determinante la durata è dato da tre gradi di udienze : primo grado, appello, Cassazione, e questo in tutti i paesi di Civil Law.


Ma l’Italia è davvero il paese con la giustizia più lenta ?


Stando ad alcuni dati della Doing Business, in Germania un processo civile dura un media 192 giorni, nella penisola scandinava circa 200 giorni. L’Italia resta il paese con la durata maggiore, circa dai 2 ai 4 anni solo per il primo grado. La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha emesso molte sentenze affermando che l’Italia abbia violato più volte il diritto di giusto processo espresso dalla CEDU quindi una prova a favore del fatto che in Italia i processi hanno durate estremamente lunghe rispetto agli altri paesi dell’Unione.


Nel tentativo di rimediare sono state formulate varie proposte ma nessuna ancora concretizzata. La più recente risale al 2020 e ha ad oggetto l’abrogazione della prescrizione. Tuttavia , una svolta consiste nella riforma dell’art 111 della Costituzione , oggetto il giusto processo. “la legge ne assicura ragionevole durata” recita il comma finale. Cosa intendere per “ Giusto Processo”? Per tale si intende un processo con parità delle armi tra le due parti quindi garantire a ciascun soggetto la facoltà di agire e difendersi in giudizio. Questo sistema si basa poi su due principi, quello dell’imparzialità del giudice ed il principio del contraddittorio


Riuscirà l’Italia ad avere processi più brevi e cittadini più fiduciosi?






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