Karoshi: il lavoro che uccide
Autore: #GretaDiFlamminio

Com’è noto, in Giappone esiste una forte e radicata cultura del lavoro. Esso è, quasi per l’intera totalità della popolazione, l’unico perno attorno al quale gira la vita delle persone. Quello che non tutti sanno è che in Giappone molte persone sono morte a causa del Karoshi.
Cos’è il Karoshi? Tradotto letteralmente significa “morte per sovraccarico di lavoro”. Sono circa 200 le persone che ogni anno muoiono a causa del troppo lavoro. Spesso la morte è causata da problemi di salute legati a stress e ipertensione, altre volte invece i lavoratori si suicidano, oppressi da una cultura troppo invasiva.
Uno dei casi più famosi di Karoshi è stata la morte di Matsuri Takahashi, una donna di 24 anni che la notte di Natale del 2015 si è gettata dalla finestra, togliendosi la vita.
Perché la cultura del lavoro è così radicata? In Giappone, il lavoro è una questione di onore. I dipendenti molto spesso rinunciano alle ferie per paura di essere visti come lavativi o come quelli che per riposarsi spostano il carico di lavoro sulle altre persone. Secondo una relazione del 2016, più del 20% dei dipendenti intervistati (per un totale di 10.000) lavora in media 80 ore in più al mese rispetto alle normali ore lavorative.
A seguito delle numerose morti, il governo giapponese ha deciso di imporre un minimo di 5 giorni di ferie ai dipendenti con il fine di contrastare questo fenomeno ma la cultura del workaholic rimane molto dura da sradicare.
Come potrebbe il governo contrastare in maniera più decisiva questo fenomeno?
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