La pandemia che stiamo ancora vivendo ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e ha avuto un impatto rilevante sul quotidiano tra chiusure, lockdown e cambi radicali delle abitudini. Non ci sono solo conseguenze sociali ed economiche ma anche le tantissime morti registrati in tutto il mondo. Ma qual è stato l’effetto delle successive ondate in Italia e in Europa? Qual è stato il reale eccesso di mortalità registrato nel 2020 e nel 2021?
L' eccesso di mortalità è un dato statistico che indica un aumento del tasso di mortalità di un determinato gruppo di popolazione rispetto alla media della popolazione. Grazie a Euromomo, network europeo di sorveglianza sulla mortalità in eccesso, abbiamo la possibilità di visualizzare l’andamento della mortalità in questi due anni e compararlo al periodo pre-pandemia. Infatti, I grafici pubblicati da Euromomo mostrano i dati sui decessi aggregati per settimane, analizzando la mortalità su oltre 30 Paesi.
Il dato che oggi analizziamo riguarda la mortalità relativa a tutta la popolazione. Dal grafico si intuisce la più elevata mortalità verso l’inizio dell’anno, una costante dal 2017. Qualcosa però con il Covid cambia: la curva dei decessi inizia a salire a fine febbraio del 2020 (picco di quasi 110 mila morti, il massimo pre covid era di circa 90 mila) continuando fino ad aprile (con prima ondata e conseguenti lockdown) e un ritorno alla quasi normalità a fine aprile. Una nuova risalita si registra a partire dalla 40esima settimana del 2020 (inizio ottobre) e prosegue fino a fine anno. Nel 2021 l’eccesso di mortalità cresce molto nelle primissime settimane dell’anno, poi la curva sale ma di poco con un aumento maggiore solamente verso agosto e una leggera discesa a ottobre. I dati del 2021 sono però lontani da quelli del 2020 e meno distanti da quelli degli anni precedenti alla pandemia.
Le analisi di Euromomo sono disponibili anche per fasce di età e distinte per singolo Paese, dove possiamo apprezzare e comprendere gli effetti del vaccino e delle varie manovre di lockdown.