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L'invecchiamento precoce delle notizie, il fenomeno delle bufale vere



Negli ultimi dieci anni circa, il mondo dell’informazione e della stampa ha vissuto profondi cambiamenti che hanno trasformato il modo di pensare, creare e divulgare una notizia. Dall’avvento di internet prima e dei social poi, l’informazione sta vivendo forse il cambiamento più radicale della sua storia. Basti pensare al ruolo sempre più marginale dei giornali in formato cartaceo che per la prima volta dalla loro nascita, stanno andando a scomparire a favore di mezzi sempre più tecnologici e smart come siti internet, le versioni mobile dei giornali e, appunto, i social.

Oggi parleremo di un cambiamento che le notizie, specialmente quelle divulgate dai quotidiani, stanno vivendo a causa di questo stravolgimento che il mondo giornalistico sta vivendo, ovvero il fenomeno dell’invecchiamento precoce delle notizie.


Viviamo in un'epoca velocissima, in cui sembra vietato fermarsi a riflettere. Siamo sempre costretti a correre per adempiere ai nostri doveri, non analizzando quasi mai con lucidità e freddezza le dinamiche del mondo che ci circonda, girando senza sosta nel vortice della nostra esistenza. Questa frenesia è, inevitabilmente, entrata anche nel mondo dell’informazione, trasformandone mezzi, modi e tempistiche di divulgazione di essa. Come avrete notato infatti, soprattutto in tempi di coronavirus, l’informazione viaggia a velocità mai esistite prima; si perché se un tempo, quando l’unica fonte di informazione era il giornale cartaceo, una notizia di oggi era valida e verificata almeno per 24 ore, non si può dire che ciò accada anche oggi; una notizia scritta solo alcune ore fa, infatti, può risultare stantia, sbagliata e dunque assolutamente non informativa.

Un esempio molto semplice lo possiamo trovare negli articoli che, nei giorni precedenti la fine della fase 1, parlavano di chi fossero i “congiunti”, termine ignoto ai più fino al 27 aprile, quando Giuseppe Conte in conferenza stampa, ha annunciato la possibilità di andar a far visita, appunto, ad essi. Inizialmente si credeva che questi fossero i parenti più stretti, di sangue, seguendo anche la descrizione fatta dalla legge; ma solo dopo qualche ora è arrivata la precisazione del governo, includendo anche i/le fidanzati/e nell’elenco dei congiunti. Ecco che, quindi, la notizia data solo qualche ora prima, diventa vecchia ed inutile.

Ma dobbiamo limitarci a considerarla solo vecchia ed inutile? Assolutamente no. Occorre fare un’analisi ben più precisa; si perché quella notizia, oltre ad essere obsoleta, nel frattempo è anche diventata falsa. Si verifica una situazione che sembra essere paradossale, quella che vede una notizia vera ma al tempo stesso falsa. Questo significa che occorre stare molto attenti a ciò che leggiamo perché non esistono soltanto notizie false, pure e semplici bufale; esistono anche notizie vere ma ormai false. Avevi mai notato questa cosa? Facci sapere cosa ne pensi con un commento!




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