Autore: #VanniGenivi
Due cose rendono speciale questo trattato: è il primo documento internazionale esclusivamente dedicato al paesaggio europeo nel suo insieme, ed è stato ufficialmente sottoscritto a Firenze, nel salone dei 500 a palazzo vecchio, il 20 ottobre del 2000. E per quale motivo ciò lo rende speciale? Perché questo trattato definisce il paesaggio come «…una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.». Va quindi a toccare anche tutte le opere urbane e periurbane, oltre che quelle naturali e degradate. Si prefissa di promuovere la protezione, la gestione e la pianificazione dei paesaggi europei e di favorire la cooperazione tra gli stati membri. Ad oggi, sono 32 i paesi ad averne preso parte e l’Italia ha ratificato la convenzione il 9 gennaio del 2006.
Ma Oltre a dare una definizione univoca e condivisa di paesaggio, la convenzione dispone i provvedimenti in tema di riconoscimento e tutela, che gli stati membri si impegnano ad applicare. Il paesaggio da questo momento verrà inserito dai singoli stati tra gli elementi distintivi di ogni paese, in grado di creare ricchezza, direttamente o indirettamente, posti di lavoro e benessere sociale.
Una cosa molto interessante è inoltre il premio del paesaggio del consiglio d’Europa. È infatti stato decretato che alle collettività locali e regionali, degli stati firmatari della convenzione, spetti un incentivo economico nell'ambito della politica paesaggistica applicata, volta alla salvaguardia, alla gestione e/o alla pianificazione sostenibile dei loro paesaggi, che dimostrino una efficacia durevole e possano in tal modo servire da modello per le altre collettività territoriali europee.
Conoscevi la storia e le funzioni della convenzione europea del paesaggio? Ti ha stupito sapere che anche molti agglomerati urbani ne fanno parte? Pensi che l’Italia stia valorizzando nel modo corretto i suoi paesaggi? Dicci cosa ne pensi nei commenti.
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