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Tommaso Simone

La malattia che diventa arte


Persone affette da vitiligine
La vitiligine è ancora un tabù?

Molte malattie purtroppo ancora oggi sono motivo di imbarazzo e disagio per molte persone che ne sono affette. Questo è particolarmente vero per le malattie dermatologiche, che interessano l’organo con cui ogni giorno ci presentiamo all’ambiente circostante. Un’anomalia della pelle spesso può essere difficile da nascondere, può intaccare le nostre relazioni con gli altri e quindi creare disagio. L’arte, tuttavia, ci insegna che l’imbarazzo non è il giusto modo per affrontare una condizione morbosa cutanea. Una macchia, che potrebbe farci vergognare, rappresenta in realtà un motivo di unicità.

Consideriamo ad esempio la vitiligine. Questa è una malattia caratterizzata da una carenza di melanociti in alcune zone della pelle che appaiano pertanto bianche/ipopigmentate. Tende a colpire principalmente le giovani donne. Diverse modelle, tra cui Winnie Harlow, hanno reso questa condizione espressione artistica della diversità e del superamento degli stereotipi.

Altro esempio è la celebre Frida Kahlo. Nei sui ritratti si rappresentava spesso con un evidente peluria sul viso, la presenza di baffi e sopracciglia folte. Questa condizione è nota come irsutismo, ovvero la presenza nelle donne di peli in sedi tipicamente maschili. Si correla principalmente con un aumento dei livelli di androgeni e può osservarsi in diverse patologie tra cui la sindrome dell’ovaio policistico. Con Frida questa condizione diventa simbolo di grande forza interiore e capacità di saper autoironizzare situazioni che in un primo momento potrebbero apparire scomode.


E tu come ti comporteresti davanti ad una persona che presenta qualcosa di "diverso" sulla sua pelle?

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