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La medicina difensiva ci costa 10 miliardi di euro l'anno


Quando anche la legge Gelli-Bianco del 2017 non risolve il problema della medicina difensiva
La frustrazione dei medici

“Nonna voglio fare la chirurga!”

“Guarda che l’amico del cognato di mia cugina mi ha detto che è preoccupato per le denunce: è sempre in tribunale!”


Il comportamento che oggi i camici bianchi tendono ad avere è quello della “medicina difensiva”: la pratica dei medici volta a evitare possibili azioni legali di responsabilità, conseguenti al proprio operato. Si parla, in particolare, di medicina difensiva positiva quando si assiste a un’eccessiva prudenza, che si esplica attraverso servizi terapeutici o diagnostici superflui rispetto a quanto strettamente necessario. Si parla, invece, di medicina difensiva negativa quando l’eccessiva prudenza si traduce nel rifiuto di compiere operazioni che presentino alti profili di rischio o nel rifiuto di occuparsi di pazienti che presentino condizioni cliniche delicate.


Secondo un’indagine del 2014 il 58% dei camici bianchi pratica la medicina difensiva,. In particolare i motivi si possono così suddividere: per il 31% è colpa della legislazione sfavorevole per il medico; per il 28% per il rischio di essere citati in giudizio; per il 14% a causa dello sbilanciamento del rapporto medico/paziente, con eccessive richieste, pressioni e aspettative da parte del paziente e dei familiari.

In assenza di stime affidabili sui costi della medicina difensiva negativa, si valuta che solo quella positiva valga annualmente al Bel Paese ben 10 miliardi di euro, pari allo 0,55% del Pil. In particolare, la medicina difensiva incide sulla spesa sanitaria in misura pari al 8,5% del totale. Le voci più significative riguardano: farmaci, visite, esami di laboratorio, esami strumentali, ricoveri.


Poco più di un anno fa il Collegio Italiano dei Chirurghi ha scritto una lettera rivolta alla ministra della Salute Giulia Grillo, cercando di riportare l’attenzione su questo tema tutt’oggi ancora caldo, per approfondire, clicca qui!




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