Nell'ultimo decennio i sistemi agroalimentari e agroforestali tradizionali stanno ricevendo una crescente attenzione grazie al loro ruolo multifunzionale e come valida alternativa ai modelli agricoli basati sulla massimizzazione della produttività. Questi sistemi tradizionali, sviluppati nel corso dei secoli dalle comunità locali, supportano attivamente l’economia degli agricoltori rappresentando esempi e soluzioni per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici. La loro importanza è riconosciuta dal Programma Globally Important Agricultural Heritage Systems (GIAHS) istituito dalla FAO, il cui scopo è identificare e preservare questi sistemi, il loro paesaggio, l’agro-biodiversità e le conoscenze tradizionali, applicando strategie di conservazione dinamiche per promuovere lo sviluppo sostenibile con benefici diretti e indiretti per le comunità locali.
MedAgriFoodResilience si concentra su tre sistemi agroforestali e agroalimentari tradizionali mediterranei in Italia, Algeria e Marocco. Questi sistemi sono inoltre basati sulla Dieta Mediterranea, oggi ampiamente riconosciuta per i suoi molteplici benefici per la salute e la sua bassa impronta ambientale, che nel 2010 è stata inserita nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO. I tre siti sono:
1. Gli oliveti tra Assisi e Spoleto (Italia)
2. Le oasi Ghout di El Oued (Algeria)
3. Il sistema agroforestale dell’Argan dell'area di Ait Souab-Ait Mansour (Marocco)
Il progetto “MedAgriFoodResilience: Socio-environmental shocks assessment and resilience empowerment in Mediterranean agrofood heritage systems: Italy, Morocco, Algeria FAO GIAHS sites” è finanziato nell'ambito della Joint Call of the Cofund ERA-NETs SUSFOOD2 (Grant N° 727473) e FOSC (Grant N° 862555).
Vi terrò aggiornati sullo sviluppo della ricerca!
Autore: #BeatriceFiore
