Dato che il respiro è indispensabile per la nostra sopravvivenza, la natura ci ha dotato di un organo di riserva, un salvagente che offre aiuto in caso di necessità: la bocca.
Dobbiamo respirare attraverso la bocca solo in situazioni eccezionali, perché ricorrere all'organo di riserva in situazioni normali è del tutto innaturale, quando non patologico.
Nei confronti dell'aria inspirata, il naso non si comporta come un condotto passivo, bensì agisce in modo che essa raggiunga gli alveoli in condizioni ottimali. Siamo in presenza di un perfetto condizionatore d'aria, le cui funzioni principali sono: la filtrazione (trattenendo le impurità), l'umidificazione (producendo diversi enzimi tra cui il lisozima, che uccide i batteri contenuti nell’acqua), il riscaldamento.
Respirare utilizzando prevalentemente la bocca è un grave errore, e farlo in età infantile rappresenta un problema che, se trascurato, può creare una serie di disturbi nella crescita cranio-facciale e non solo, del bambino. La ricerca scientifica ha ampiamente evidenziato che la respirazione orale nel bambino è la conseguenza più evidente della sindrome detta "da disadattamento psico-neuro-endocrino-immunitario".
Tutto parte da noi adulti e dal nostro modo di vivere, che si ripercuote di conseguenza sui figli. Se trascurato, tutto ciò si traduce nell'adolescente e nell'adulto, in una predisposizione a raffreddori, riniti, otiti, tonsilliti, adenoiditi, asma, allergie, intolleranze alimentari.
Altre problematiche possono essere: mal anche d'auto, stitichezza, coliti, mal testa, difficoltà di apprendimento, memorizzazione, calo dell'attenzione, iperattività, depressione e «russamento» notturno (in grado di disturbare la qualità del sonno e quindi della nostra salute). A tal proposito, una ricerca ha sottolineato che chi dorme a bocca aperta sviluppa maggiori possibilità di carie e gengiviti.
Speranzosi, possiamo dire che durante la fase dello sviluppo è possibile intervenire con le dovute cognizioni e indicazioni di una corretta respirazione, mentre nel caso dell'adulto gli interventi correttivi risultano più difficili, ma non impossibili.
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