Se non sei empatico puoi reputarti intelligente?
Può sembrare una domanda strana, ma se approfondiamo l’argomento ci rendiamo conto che è più che legittima.
Siamo abituati a pensare all’intelligenza nel modo più pragmatico e pratico possibile, spesso infatti, associamo questo termine esclusivamente alle capacità logiche, di memoria o di problem solving di un individuo, ignorando il fatto che esistono diversi altri tipi di intelligenza, che non riguardano strettamente il modo di pensare o concettualmente, ma anche il nostro modo di interfacciarci alla socialità e di comprendere noi stessi e l’altro.
Il significato di Intelligenza Emotiva è stato reso popolare da Daniel Goleman negli anni ’90, questo fa riferimento alle risposte del soggetto di fronte ad informazioni emozionali intrapersonali e interpersonali, in particolare al modo in cui egli identifica, esprime, capisce e regola le proprie emozioni e quelle degli altri. Goleman individua due tipi di competenze che sono alla base di questo tipo di intelligenza e a queste attribuisce delle proprietà specifiche. La prima è quella personale, che è definita dal modo in cui controlliamo noi stessi, più nello specifico si attribuisce alla capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni, inibendo gli impulsi che ci portano ad azioni che non sono coerenti con i nostri obiettivi. La seconda è quella sociale, che si riferisce al sistema attraverso il quale gestiamo le relazioni con l’altro, in particolare a quella che definiamo empatia, intesa come la capacità di riconoscere e comprendere prospettive ed emozioni altrui; e alle nostre abilità sociali, ossia la capacità di indurre risposte desiderabili nell’altro, sia attraverso la persuasione, che attraverso l’instaurazione di legami positivi all’interno di un gruppo.
Possiamo quindi legittimare la domanda iniziale? Quello che possiamo fare è sicuramente concludere che l’intelligenza emotiva non è da sottovalutare, in quanto, come abbiamo visto, riguarda il nostro modo di gestire noi stessi in relazione agli altri e viceversa; quindi, risulta fondamentale nel nostro modo di instaurare e accrescere relazioni sociali.
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