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Titoli: operazioni di marketing 2.0


Come si sceglie il titolo di un libro?
Come si sceglie il titolo di un libro?

Tradurre non è mai un’operazione semplice specialmente se si parla di libri. Durante questo processo “per quel lettore particolare con grandi responsabilità che è il traduttore”, come lo definisce Franca Cavagnoli, si presentano molte insidie: leggere il testo con attenzione, capirne la voce dominante e lo stile, individuare gli elementi culturali da ‘domare’ per rendere il testo fruibile al pubblico italiano.

Sebbene questo di per sé sembri una sfida titanica, ancora di più lo è la scelta del titolo, sul quale si lavora una volta che si ha la visione complessiva dell’intera vicenda narrata. La scelta di un titolo è sempre un’operazione delicata, perché insieme alla grafica scelta dalla casa editrice, ne dipende il successo del libro e quindi quello dell'autore.

In passato c’era la tendenza a cambiare radicalmente il titolo di un’opera, mentre oggi la tendenza si è invertita facendo propendere le case editrici per un maggiore rispetto del titolo originale, in particolare nei testi letterari. Se, invece, parliamo di libri commerciali ci si prenderà più libertà, apportando cambiamenti sostanziali, visto che lo scopo ultimo è quello di essere efficace e raggiungere un pubblico più ampio, come si evince dalla definizione stessa.

Vediamo un esempio con uno dei classici della letteratura: ‘Il Giovane Holden’. Il titolo inglese, ‘The Catcher in the Rye’ è un’espressione intraducibile in italiano ed è intrisa di riferimenti culturali. Abbiamo la parola ‘catcher’ che indica il ricevitore nelle squadre di baseball; ‘rye’ che significa ‘segale’ e tale titolo riprende, inoltre, una canzone attribuita al settecentesco scozzese Robert Burns. In più, questa frase è quello che il protagonista dice di voler fare da grande, ossia salvare i bambini dalla morte. Si capisce bene che un titolo così pone dei grandi ostacoli, motivo per il quale tra le varie alternative si optò per ‘Il Giovane Holden’, perdendo la densità semantica del titolo, ma trovando una soluzione neutrale che potesse salvaguardare il senso dell’opera.

E voi come l’avreste tradotto?


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