Complice la pandemia e le palestre chiuse, siamo stati costretti ad arrangiarci nelle nostre case come potevamo, attività fisica compresa. Una delle discipline che più ha preso campo per la sua duttilità è stato proprio il Pilates.
Il Pilates prende il nome da Joseph Pilates, un emigrato tedesco che si traferì prima in Gran Bretagna e in seguito negli Stati Uniti, che ideò questo metodo come nuovo approccio all’esercizio e attività fisica.
I principi cardine del Pilates, tutt’ora in “vigore” sono:
La concentrazione, come massima attenzione che la mente deve porre ad ogni parte del corpo durante il movimento.
Il controllo sui movimenti fatti durante l’esercizio.
Il baricentro, visto come centro di forza e di controllo di tutto il corpo.
La fluidità.
La precisione.
La respirazione, sempre ben controllata e guidata dall'insegnante.
Gli esercizi che vengono proposti si concentrano su quei muscoli definiti posturali, cioè quelli che aiutano a fornire supporto alla nostra colonna vertebrale, non a caso il metodo può essere indicato anche nel campo della rieducazione posturale.
In particolare, gli esercizi di Pilates fanno acquisire consapevolezza del respiro, dell'allineamento della colonna vertebrale e dei movimenti fatti, rinforzando così i muscoli dello strato più profondo del tronco, molto importanti per aiutare ad alleviare e prevenire mal di schiena e non solo. Con questo metodo si rinforzano non solo gli addominali, ma anche le fasce muscolari più profonde vicino alla colonna e intorno alla pelvi. Gli esercizi possono essere fatti sia con l’aiuto di macchinari sia a corpo libero su un semplice tappetino. Inoltre, l’esistenza di più tipologie di impegno e difficoltà rende il metodo particolarmente adattabile a qualsiasi fascia d’età e in qualsiasi contesto.
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