Autore: #NoemiFrancini
Vi siete mai chiesti se, viaggiando all’estero, aveste assunto dei comportamenti che, considerati assolutamente normali nella nostra cultura, avessero un significato diverso in un’altra? Molti fraintendimenti troveranno risposta tra gli usi e le gestualità della cultura ospitante.
A colpo d’occhio scoviamo i turisti, che con i loro “bizzarri” comportamenti si sanno far riconoscere; talvolta in circostanze simpatiche, talvolta non troppo (cappuccino e grigliata è da arresto…).
Perciò, come vorremmo che i turisti arrivassero in Italia avendo completato un corso base di sopravvivenza nel Bel Paese, anche noi dovremmo documentarci su ciò che è e ciò che non è bene fare prima di partire per un viaggio: when in Rome, do as the Romans do!
Se mai vi trovaste a viaggiare in un paese di cultura araba, ecco un elenco di cose da evitare per non risultare maleducati e/o offensivi:
· Quando siete ospiti a cena, evitate in maniera assoluta l’uso della mano sinistra per toccare cibi e bevande! L’uso della mano sinistra per mangiare è infatti considerato haram (حرام), “proibito”, poiché la sinistra è appunto la mano designata per la pulizia personale e folkloristicamente legata ai demoni.
· Evitate di accavallare le gambe in pubblico, men che meno mostrare la suola delle scarpe nel farlo! Questa pratica, comunissima in Occidente, è considerata irrispettosa nella cultura araba: indica infatti disinteresse e disprezzo nei confronti del nostro interlocutore.
· Evitate di accettare offerte alla prima! Per esempio, se invitati a cena, è considerato maleducazione dire subito di sì, poiché, per verificare che l’invito sia sincero e che colui che vi invita lo stia facendo sentitamente e non per obbligo sociale, è necessario declinare almeno due o tre volte. O anche, acquistando al mercato, non contrattare sul prezzo è segno di mancanza di rispetto verso il venditore e la sua merce: accettando il primo prezzo proposto denota un disinteresse verso l’oggetto, come fosse superfluo per l’acquirente. Il mercante avrà più piacere nel vendere un oggetto a un prezzo più basso, ma a qualcuno che dimostra di volerlo.
E voi, ne conoscete altre?
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