Autore: #AntonioCassarà
In tempi di COVID abbiamo tutti sentito parlare di “difese immunitarie” e immunità. Ma siamo sicuri di sapere di cosa si tratta? Se anche tu ti sei già chiesto/a cosa fosse il sistema immunitario e come funzioni esattamente, ma non sei un addetto ai lavori, allora quest’articolo fa per te!
Partiamo dal presupposto che il funzionamento del sistema immunitario è qualcosa di estremamente complesso e, quindi, quello che leggerai qui sarà soltanto una semplificazione per permetterti di capire anche se alle superiori eri una frana in biologia.
Possiamo immaginarci il sistema immunitario come un enorme esercito di soldati che ha il compito (ma non solo) di difenderci dalle infezioni da parte dei microorganismi patogeni, come batteri o virus.
Quest’esercito si divide in due armi: immunità innata e immunità adattativa.
L’immunità innata è formata da soldati molto coraggiosi: sono coloro infatti che intervengono per prima quando un nemico si fa avanti. Ma, ahimè, sono poco intelligenti perché, ad ogni attacco ripetuto, rispondono sempre allo stesso modo e non sanno fare la distinzione tra nemici diversi. Inoltre hanno un modo alquanto bizzarro di uccidere il nemico, ovvero… mangiarselo! Le cellule dell’immunità innata sono infatti chiamate fagociti!
L’immunità adattativa è formata invece da soldati un po’ più fifoni ma molto più intelligenti. Sono fifoni perché, quando c’è un’invasione di un nemico nuovo che non conoscono, non intervengono subito, ma perdono del tempo per capire quale sia la miglior arma per sconfiggerlo. Quando incontrano un nuovo microbo, ad esempio, si mettono a fabbricare il miglior anticorpo possibile, che ci immaginiamo come una freccia con una ventosa. Un anticorpo, per essere buono, deve avere una ventosa che si attacchi bene a quel microbo. Quindi, al primo attacco perdono un po’ di tempo, ma, al secondo, reagiscono immediatamente sparando le frecce giuste che hanno, nel frattempo, conservato. Ad ogni microbo, quindi, il suo anticorpo!
Molti di questi soldati si trovano nel sangue, in giro quindi a perlustrare, ma la maggior parte si “riposa” nei linfonodi, nella milza o nel midollo osseo.
Semplice, no?
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