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The Walking Dead Companies


Con il termine “Zombie”, la letteratura economica identifica aziende operanti da oltre un decennio, non in grado di ripagare gli interessi sui propri debiti da almeno tre anni; sostanzialmente, la loro attività d’impresa è finalizzata al mero rimborso del debito: non creano valore.


Secondo l’OECD, nel 2013 in Italia le Zombie companies ammontavano al 4% del totale delle imprese, occupavano il 5% della forza lavoro ed assorbivano circa il 20% del capitale totale; ancora più allarmante è il fatto che fra 2007 e 2013, il capitale ad esse dedicato è cresciuto del 13%. Il dibattito fra accademici e policymakers verte sulla convenienza a mantenere in vita queste aziende, sopravviventi per grazia dello Stato e/o “convenienza” delle banche creditrici.


I fautori (fra cui l’OECD) di una spietata mietitura asseriscono che la presenza di queste entità riduca la produttività di un Paese e comporti un’allocazione subottimale di risorse, umane e finanziarie. In paesi come l’Italia, dove la produttività del lavoro è pressoché stagnante da un ventennio ed il mercato del credito è fortemente stressato, un recupero di produttività ed una più virtuosa allocazione finanziaria verso aziende a maggior valore aggiunto sono tematiche oltremodo allettanti.


Tuttavia, non c’è unanimità sull’utilità di un’eliminazione radicale delle Zombie companies. Come riporta Banca d’Italia, potrebbe essere stata enfatizzata troppo la dannosità del fenomeno, in quanto la ricerca empirica pare delineare solo una parziale partecipazione di esse alle decennali problematiche economiche dell’Eurozona, o almeno dell’Italia. L’attuale stato dell’arte evidenzia come non sia dimostrabile che la scomparsa delle Zombie companies possa effettivamente comportare una crescita di produttività del sistema, così come che esse abbiano un impatto negativo rilevante sulle imprese in salute.

A vostro avviso, dovrebbero i policymakers promuovere l’uscita dal mercato delle Zombie companies? Nel caso intraprendessero questa via, sarebbe lo Stato in grado di impostare un’efficace manovra sul mercato del lavoro, al fine di riassorbire i lavoratori in esubero?





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