Autore: #AlessioConiglio
In questi giorni si sta correndo l’edizione 103 del Giro d’Italia, la storica corsa a tappe di ciclismo che attraversa tutta la penisola. L’originaria partenza doveva avere luogo a Budapest il 9 maggio, con arrivo a Milano il 31 stesso. La crisi sanitaria ha messo in crisi anche la famosa corsa, ma ha saputo riportare la Nazione nei ranghi della normalità, come già accaduto in passato.
Nel 1946 l'Italia intera era distrutta dalla lacerante Seconda Guerra Mondiale, fu scelto quindi il Giro d'Italia per rialzare la testa.
L'ultima edizione della corsa si tenne nel 1940, dove un giovanissimo Fausto Coppi vinse il suo primo Giro: il 9 giugno. Il giorno dopo la vittoria di Coppi, Benito Mussolini annunciò l’entrata in guerra dell’Italia.
Il Giro d’Italia della rinascita partì da Milano il 15 giugno, passando al Sud da Napoli e Ancona, risalendo da Roma e Firenze e passando da Trento, Verona e Trieste per poi tornare nel capoluogo Lombardo il 7 luglio, per un percorso totale di 3 039,5 km.
Fu il primo grande giro che Coppi e Bartali corsero uno contro l’altro in due diverse squadre. Fu anche la corsa a tappe più importante di quell’anno, perchè la Francia non organizzò il Tour de France, tutt’oggi riconosciuta come la gara più importante del ciclismo mondiale.
Dopo 17 tappe ne uscì vincitore Gino Bartali, che negli anni della guerra aveva aiutato molti ebrei, meritandosi poi il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni, battendo il favorito Coppi.
La rivalità sportiva fra il giovane Fausto contro l'esperto Gino fu un inno al patriottismo Italiano, ma non fu soltanto quello a dare valore al Giro. I corridori attraversano un paese in rovina, correndo in mezzo alle macerie dei bombardamenti e strade disastrate. Eppure, quando passava il Giro la gente si fermava ad applaudire. Il ciclismo portò una ventata di freschezza, di normalità e di speranza, esattamente ciò che sta accadendo oggi a 74 anni di distanza, dove le persone aspettano per ore sotto le intemperie le eroiche gesta dei ciclisti.
E voi, pensate che il Giro d’Italia possa rifulgere come in passato ?
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