Autore: #FulvioAdelfio
La riassicurazione rappresenta il più importante strumento a disposizione delle imprese di assicurazione per mitigare il rischio assunto. Tale pratica assume maggiore rilievo nella gestione dei rischi appartenenti a settori specifici, come l’ambiente ed eventi catastrofali, che possono generare sinistri imprevedibili.
I “trattati” riassicurativi sono contratti che prevedono l’obbligo per una parte, detto riassicuratore, di indennizzare il contraente, il riassicurato, a condizioni prestabilite previo pagamento di un premio. Come disposto dal Codice civile, l’assicurato finale non ha alcun rapporto con il riassicuratore.
Quando parliamo di riassicurazione possiamo fare due distinzioni. La prima distingue la riassicurazione facoltativa (singolo rischio ceduto) dalla riassicurazione obbligatoria (intero portafoglio di rischi ceduto). L’altra distinzione possibile riguarda tra riassicurazione proporzionale e non proporzionale. I trattati si dicono proporzionali se i premi, e gli eventuali sinistri a carico del riassicuratore, sono calcolati secondo una predeterminata proporzione, concordata ex ante. Ad esempio, immaginate un riassicuratore che decide di assumersi il 50% del rischio di ogni polizza presente in un determinato portafoglio. Egli, di conseguenza, incasserà metà dei premi e indennizzerà per metà dell’ammontare dei sinistri denunciati. Sono non proporzionali invece, i trattati per i quali l’indennizzo segue regole più complesse, attivandosi al raggiungimento di una determinata soglia minima (paragonabile al funzionamento di una franchigia nel mondo dell’assicurazione auto).
Per comprendere meglio l’importanza di questo settore, ricordiamo che le riassicurazioni sono una presenza chiave nei mercati sin dal lontano 1906, anno del terremoto di San Francisco (8 gradi di magnitudo sulla Scala Richter), fino ad arrivare alla recente crisi del 2008, dove si stima che l’esborso totale delle compagnie riassicurative sia stato intorno agli 800 miliardi di euro.
E voi avevate mai sentito parlare di riassicurazione? Cosa pensate possa succedere nel mondo assicurativo a seguito della crisi sanitaria in atto?