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Cosa sta accadendo ai nostri stipendi?


Dollari in banconote
L'attualità del tema degli stipendi

In Italia, dal 2010 al 2017, I Salari Reali sono diminuiti del 4,3 percento; sono stati registrati valori peggiori solamente in Spagna, Croazia, Portogallo, Cipro e Grecia, con cifre che, fatta eccezione per la Spagna, si sono aggirate intorno, e in alcuni casi ben oltre, i 10 punti percentuali.


Ma cosa è il Salario Reale?


Il salario reale si definisce come il rapporto tra il salario nominale un indice dei prezzi. Il salario nominale rappresenta lo stipendio che ognuno di noi può percepire, mentre l’indice dei prezzi esprime la variazione di beni e servizi ne corso del tempo. Il risultato genera il salario reale, grandezza che indica il potere di acquisto di un lavoratore, ovvero la quantità effettiva di beni e servizi che possono essere acquistati con esso.


Le ragioni che hanno spinto verso il basso il Salario Reale ovviamente sono molteplici, dalla crisi del 2008 la riduzione dei salari è stato un fenomeno che si è abbattuto sull’intero globo. Tra le principali cause vi sono proprio le conseguenze della crisi, che comprendono il rallentamento delle attività produttive e il, sempre crescente, utilizzo di forme contrattuali instabili. In Italia, ad esempio, i contratti part time involontari sono passati da avere un’incidenza del 5,2% nel 2007, al 11,4% nel 2017, toccando per i lavoratori più giovani anche i 24 punti percentuali. Questo ha fatto sì che si andassero a creare delle condizioni, all’interno del nostro mercato del lavoro, che favorissero l’espatrio all’estero di molti lavoratori, attirati da condizioni e salari più appetibili.


L’impatto della crisi è stato drastico, il nostro paese ha sofferto conseguenze più gravi rispetto allo standard delle altre nazioni, arrivando ad avere riduzioni dei salari più drammatiche rispetto alla media dell’eurozona. Come potremmo invertire questo trend, o perlomeno, cosa possiamo fare per allinearci all’Europa?

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