Autore: #TatianaRusconi
Brutte notizie: i gatti domestici, liberi di girare in natura, sono una delle 100 specie più invasive al mondo. Nonostante possano sembrare pigri o impacciati non è raro che catturino uccelli, rettili o piccoli mammiferi.
Lo studio “License to kill? Domestic cats affect a wide range of native fauna in a Highly Biodiverse Mediterranean Country” di Emiliano Mori, Università di Siena, ha dimostrato che in un paese ricco di biodiversità a rischio, come l’Italia, il gatto domestico è una minaccia.
Il risultato è che «In Italia I gatti domestici possono uccidere almeno 207 specie e 34 di queste sono elencate come “Minacciate” o “Quasi minacciate” nelle liste rosse IUCN e italiana».
I gatti sono domestici, sono co-evoluti con noi e non sono parte dell’ecosistema.
Nonostante questo, continuano a mantenere un’abilità nella caccia anche notturna davvero elevata, che però, visto che hanno una casa in cui trovare il cibo, non è etimologicamente giustificata, ma solo dovuta a istinti predatori che conservano da migliaia di anni. Infatti, i nostri gatti non si nutrono delle prede, come farebbe un animale selvatico e in carenza di cibo, ma le uccidono e basta. Istinti che quindi possono e devono essere placati in casa grazie ad arricchimenti come semplici ripiani rialzati, giochi da utilizzare in autonomia o con voi, tira-graffi o erba gatta.
Spesso si tende a pensare che un gatto in casa soffra, che abbia bisogno dell’interazione con l’ambiente esterno, ma una casa ben arricchita non farà soffrire il vostro gatto.
Volete comunque farli uscire? Potreste pensare di mettere delle reti di protezione attorno al giardino oppure comprare dei collari appositi in tessuto colorato, che rendono il vostro gatto altamente visibile dalle possibili prede, diminuendo il tasso di cattura fino all’87%.
Ricordiamo inoltre che un gatto libero di uscire, soprattutto se in paesi più urbanizzati, potrebbe essere investito da automobili, ma anche preso come oggetto di sfogo da esseri umani, situazioni che si verificano molto più spesso di quanto si creda.
Vale davvero la pena fare rischiare la vita al vostro gatto per qualche battuta di caccia?