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Legno: una trappola per l’anidride carbonica

Autore: #VanniGenivi



Quando dobbiamo acquistare utensili di uso comune, ci troviamo a dover scegliere anche il materiale con cui sono costruiti: legno, plastica o metallo, ed è a questo punto che entrano in gioco gusti personali, sensibilità ambientale e praticità di utilizzo. Tuttavia, proviamo a capire perché, la scelta di oggetti in legno, sia da preferire.


Le piante, come è noto, producono ossigeno e assorbono CO2 attraverso la fotosintesi. Questo gas rimane confinato all’interno delle cellule fino a quando la stessa pianta non viene distrutta. Attenzione, non tagliata, ma distrutta, come potrebbe fare un incendio o la lenta degradazione naturale. Il legno che vediamo comunemente nelle nostre case, quindi, contiene ancora la CO2 assorbita dalla pianta mentre era in vita. Ecco perché questo materiale viene definito un “Carbon sink”, ovvero un deposito di anidride carbonica. In termini generali, possiamo dire che 1m3 di legno (poco più di una comune lavatrice), possa contenere 900 kg di CO2.


Facendo un esempio pratico, possiamo anche calcolare approssimativamente la quantità di anidride carbonica contenuta in qualsiasi oggetto di legno che possiamo trovare in casa nostra, come ad esempio taglieri, mensole, mobili di ogni tipo. Come? Tramite una norma europea del 2014 (EN 16449:2014) che mette a disposizione una formula appositamente studiata per tale scopo.


Senza scendere nel dettaglio, per capire la valenza che ha l’uso e l’acquisto di prodotti a base di legno, basti pensare che due ricercatori hanno calcolato quanta anidride carbonica fosse intrappolata negli arredi di un appartamento di 88 m2 a Torino, stimandola in 3531 kg, cioè il peso di un camper a pieno carico. Questo tema interessa più aspetti: in primo luogo, l’utilizzo del legno come materia prima da costruzione è sinonimo di attenzione all’ambiente, quando questo viene da filiere certificate FSC (Forest Stewardship Council), inoltre valorizza un settore che solo in Italia vale decine di miliardi di euro.


In quanto utente finale, pensi sia importante conoscere questo meccanismo per sensibilizzare sempre più persone sulle tematiche ambientali?



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