Autore: #RusconiTatiana
Sole, sabbia, mare e snorkeling. A chi non è capitato di vedere una stella di mare e cercare di prenderla per osservarla meglio?
Stelle marine o più correttamente “Asteroidea”, Classe appartenente agli echinodermi. Molto comuni lungo le coste, colonizzano fondi sabbiosi e coralliferi.
Sono invertebrati che solitamente presentano tipicamente cinque braccia che si diramano da un disco centrale, anche se alcune specie possono presentarne diverse decine.
Potrebbero sembrare sessili, cioè incapaci di movimento, ma sono in grado di percorrere anche lunghe distanze grazie a delle strutture apposite dette “pedicelli ambulacrali”.
Sono predatori molto veraci e spietati: possono ingoiare piccole prede intere come crostacei e molluschi e sono anche in grado di rovesciare lo stomaco all'esterno della bocca per digerire esternamente cozze ma anche ricci di mare e piccoli pesci. Per riuscire ad aprire dei bivalvi, come le cozze, sono in grado di esercitare una forza che può essere paragonata a quella che servirebbe ad un uomo per alzare circa 400kg con una mano.
Sono inoltre in grado di rigenerare parti perse (perdita anche volontaria: ad esempio possono decidere di distaccare un braccio perché danneggiato da un predatore) se non addirittura rigenerare una nuova stella da un braccio perduto.
Nonostante questa descrizione sono animali delicati, e non bisognerebbe neanche toccarli, i pericoli per loro sono diversi: le creme solari potrebbero essere tossiche e l’esposizione all’aria, anche solo per pochi minuti, ne causa la morte: l’aria entra nel sistema acquifero creando delle bolle d’aria, è come se voi foste buttati d’improvviso in acqua mentre continuate a respirare.
Un consiglio è quindi quello di limitarsi a fotografarle utilizzando smartphone o fotocamere impermeabili.
E voi avete mai visto una stella marina? Secondo voi andrebbero informate le persone direttamente sulle spiagge?