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Il genere, uno scherzo della grammatica




In linguistica il genere viene considerato come una categoria grammaticale, ognuna di esse è definita da criteri e sottostà a regole diverse.


Nella maggior parte delle lingue a noi più familiari si riscontrano due generi principali, il maschile e il femminile; altre lingue (come inglese e tedesco) ne hanno un terzo, il neutro, perlopiù decaduto nelle lingue romanze.

Ma questi non sono gli unici modi per classificare una lingua, anzi, alcune ne hanno più di 20! Come esistono anche lingue che non ne fanno affatto uso.


Altre classificazioni popolari si distinguono in animato e inanimato, umano e non umano, razionale e non razionale; esistono però delle categorie alquanto bizzarre, che fanno pensare che l’autore del manuale di grammatica durante la battitura si sia scolato qualche bicchierino di troppo. Per esempio, la lingua Andi, parlata nel Caucaso settentrionale, ha un genere a sé per gli insetti; o ancora la lingua Ambalak, parlata in Papua Nuova Guinea, considera genere maschile tutto ciò che è alto, lungo e sottile, il contrario viene categorizzato come femminile. Ma la più eclatante si trova nella lingua aborigena australiana Dyirbal, che ha un genere unicamente per definire le donne, il fuoco e le cose pericolose!


Conoscete altri generi bizzarri?





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